Suisse_ART – L’Arte incontra l’Enogastronomia

Suisse_ART è un progetto che parla di due mondi: quello della ristorazione e quello dell’arte, in tutte le sue forme e sfaccettature.

Abbiamo pensato a come far convivere questi due ambienti, apparentemente lontani e diversi tra loro.

Cosi’ nasce l’idea di Suisse_ART, l’arte che sposa l’enogastronomia.

Quello che vogliamo trasmettere ai nostri Ospiti è un’esperienza completa: il nutrimento per il corpo e la scoperta di artisti attraverso le loro opere che rappresenta il nutrimento, nel senso più profondo del termine, dello spirito e dell’intelletto.

L’arte esce così dagli spazi istituzionali ad essa dedicati, rompe i confini e si mescola ad altre forme d’arte come la cucina gourmet e l’enologia.

Ci piace pensare che possa essere un modo per avvicinare le persone all’arte, per far capire che non serve essere esperti per cogliere la bellezza o i significati sottesi all’arte contemporanea, ma serve semplicemente essere attenti a ciò che ci circonda e coglierne il senso.

Si esce a cena per stare bene, per trascorrere dei momenti piacevoli, e questo non esclude il fatto che non si possano scoprire elementi nuovi e sorprendenti: conoscere un artista, leggere le sue opere, rimanerne affascinati e completare così un’esperienza che sicuramente ci lascerà arricchiti.

L’edizione passata vede come protagonisti quattro artisti molto diversi tra loro che sono stati messi in dialogo in modo da creare sinergie e confronti.

I primi due artisti raccontano la Natura, o meglio, la montagna.

Matteo Lencioni domina le pareti della Cantina del Suisse con le sue tele che sembrano essere delle vere e proprie finestre sulle nostre montagne: abbiamoscelto di esporre il racconto del suo excursus artistico partendo dalla serie “Montagne Dipinte”, dove predomina l’iperrealismo e una resa quasi fotografica della tela, la serie “Spazi del pensiero”, panorami arricchiti da campiture geometriche di colore che invitano il fruitore ad immaginare cosa potrebbe celarsi dietro di esse, e infine la serie “Outline(s)” che comprende opere realizzate durante il periodo del primo lockdown. L’acquerello, che cola in modo spontaneo sulla tela, sostituisce l’acrilico, molto più preciso ed ordinato, delle opere precedenti. Le linee di costruzione sono visibili, i colori non fedeli alla realtà regalano un’impressione di sogno e fantasia.

Nicola Cattania è un “catcher” di realtà, di colori e di forme.

La sua musa è la natura stessa, che si presta a scatti istantanei di dettagli che solo i più attenti possono scorgere.

Lui li vuole rendere visibili a tutti, li cattura quindi, e li stampa ingrandendo il dettaglio che si mostra come elemento astratto o comunque di libera interpretazione.

Le Cortecce di Nicola Cattania, in dialogo con le montagne di Matteo Lencioni, portano la bellezza, la libertà e i colori degli alberi all’interno del ristorante, che li ospita creando un ambiente caldo ed accogliente.

Gli altri due protagonisti dell’estate firmata SuisseART sono Andrea Viviani e Riccardo Gusmaroli.

Il dialogo tra loro oscilla tra diversità che si completano.

Il primo artista, locale e maestro di ceramiche, ci presenta dei totem verticali e sculture da muro, colori brillanti e giardini lunari.

Ognuna di esse ci racconta una storia attraverso figure e colori.

Viviani concretizza i suoi pensieri utilizzando un materiale pesante, ma il risultato si traduce in forme talmente dettagliate ed equilibrate che possono essere immaginate in qualsiasi contesto.

Gusmaroli indaga il tema del viaggio, utilizzando oggetti del nostro quotidiano: dai francobolli, alle carte geografiche, come quelle presenti in mostra “Da Imperia a Portifino” ed “Europa Blu”.

Distintamente da Viviani, i vortici di leggere barche di carta formano sulla tela rotte di viaggi immaginari, ricalcano le maree e i venti creando un movimento ordinato.

La tridimensionalità delle sculture di ceramica in questo caso si presenta direttamente sulla tela, che prende vita a seconda della luce facendoci quasi percepire il danzare delle barche.

Non solo tele per Gusmaroli, ma anche le “Uova-mondo”, che essendo in un ristorante proprio non potevano mancare: il guscio bianco è traforato, ricamato, bucato, per diventare di volta in volta finestra, superficie, punto di partenza da cui osservare la vita.

Un tentativo di avvicinarci al contemporaneo e al concettuale, avvalendoci dell’aiuto di un elemento in grado di riassumere al meglio le caratteristiche di ogni opera: il vino.

La sua storia risale a secoli fa, è cambiato e si evoluto nel tempo ed accompagna momenti del nostro quotidiano e della nostra vita, dando ad essi una nota di poesia.

Anche il vino si racconta quando viene degustato e, abbinato all’arte non fa altro che arricchire questo nostro racconto.

Ad ogni artista ne è stato accostato uno, che possa raccontarci i tratti principali delle opere utilizzando un altro tra i nostri quattro sensi: il gusto.

L’ospite può seguire il nostro consiglio e osservare le opere con gli occhi e “sentirle” in bocca attraverso il vino.

Il racconto è sempre in evoluzione, vi aspettiamo per scoprire insieme le opere che accompagneranno il nostro inverno!

Gallery SuisseART 2021

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